TITOLO: La felicità delle strade difficili
EDIZIONE: Prima
CASA EDITRICE: Libereria
DATA DI USCITA: Giugno 2019
PREZZO: 15 euro
STELLE: 4/5 ⭐️⭐️⭐️⭐️ (solo perché per scelta, le cinque stelle non le do se penso che l’autore possa fare ancora grandi cose)
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INTRODUZIONE
Lo confesso. Scopro Luigi Costantino un paio di mesi fa. Mi sono però ripresa alla grande il tempo perduto.
Come ho detto nella recensione scorsa, Costantino è uno scrittore al di fuori delle regole. Libero. Non condizionabile. Lui scrive di ciò che vuole, quando vuole e soprattutto soltanto se vuole.
CLASSIFICAZIONE
Certamente questo è un romanzo che rientra nel genere NARRATIVA. Eppure non completamente. La libertà dagli schemi dell’autore raggiunge anche l’incredibile risultato di non essere completamente classificabile. È un concetto nuovo di lettura. Anche in merito alla scelta di impaginazione dei testi.
COSA TROVIAMO NEL “ROMANZO”
La storia di una vita. Certamente, trascritta e dunque “camuffata” forse per non essere del tutto riconosciuta, ma è esattamente questo. La vita e la persona di Luigi Costantino di rispecchiano in modo coerente, credibile e trasparente all’interno dello scorrere delle pagine. I dubbi. Le paure. Le incertezze. Le decisioni. Gli amori. La morte. La tristezza. La disperazione. La speranza. Ogni sfumatura dal Bianco al Nero…
E tante dediche… qualche parola scritta affinché arrivi pubblicamente alle persone più importanti per lui. Un regalo che Luigi decide di fare alle persone che ama. Tanto, come lui stesso scrive, ogni protagonista capirà che si parla di lui non appena leggerà quelle righe.
A CHI È CONSIGLIATA LA LETTURA?
In realtà a tutti. Ovviamente non ai bambini. Per il resto, chiunque si ritroverà e si riconoscerà in avvenimenti che avranno certamente attraversato anche la propria vita. Come il primo bacio, i primi litigi con gli amici di sempre, un padre che viene a mancare…
Vi consiglio solamente di lasciarvi andare. Annusare il profumo di ogni pagina che voltate e leggete. Leggete sempre. Cercatevi, ritrovatevi. Poi perdetevi ancora.
Grazie a Luigi Costantino per la lettura. Ci vediamo al prossimo tuo lavoro.
Irene Ceneri